Il vaginismo si può risolvere
Dall’inizio dell’adolescenza ero incuriosita dal sesso come tutte le giovani donne tuttavia, senza conoscerne
le ragioni, ero allo stesso tempo spaventata dal pensiero di un eventuale rapporto completo.
Sono nata e cresciuta in una famiglia normale, senza traumi di nessun tipo, eppure il mio approccio al sesso
è stato tutt’altro che facile.Alle prime esperienze, avevo il desiderio di andare oltre ma qualsiasi rapporto era totalmente impossibile.
Anche l’ingresso di un mignolo provocava immenso dolore e ansia. Le gambe si serravano al solo pensiero
e nella mia testa la vagina era una porta sbarrata e impenetrabile. La paura era talmente radicata in me che
provavo per giorni bruciori alla vagina, pur in assenza di patologie o problemi fisici.
Le visite ginecologiche erano per me traumatiche, e ahimè i medici che ho consultato non sono stati in grado
subito di riconoscere il problema e indirizzarmi verso la soluzione, sminuendo il mio dolore e dicendomi che
probabilmente avevo qualche infiammazione o che dovevo solo rilassarmi.
Un giorno una ginecologa, senza troppe parole o spiegazioni mi disse: si tratta probabilmente di “vaginismo”.
Da lì iniziò la mia ricerca sul web e mi identificai totalmente nel problema, fino ad allora completamente
sconosciuto. Per puro caso mia madre, quando avevo solo 20 anni, ebbe il contatto della dott.ssa Perrone e
da quel momento è iniziato il mio lungo e difficile percorso verso una sessualità normale e appagante.
La strada è stata molto lunga e piena di ostacoli, tuttavia la dott.ssa, con estrema professionalità e
gentilezza, è sempre riuscita a trasmettermi la fiducia per andare avanti e trovare la strada verso la
guarigione completa da questa “malattia” della mente (se così si può chiamare) insidiosa e invalidante a
livello sessuale quanto psicologico. Sono certa che senza il suo aiuto non avrei mai potuto risolvere neanche
parzialmente il problema. Ho avuto la fortuna di avere sempre al mio fianco un compagno comprensivo e
paziente, che con amore mi ha accompagnato e aspettato durante questo percorso, ma è bene ribadire che
l’aiuto di un esperto è indispensabile.
Oggi ho 33 anni, ho una bambina di 1 anno e mezzo e penso che senza la terapia la mia storia d’amore
sarebbe tracollata e mia figlia sicuramente non esisterebbe…
Spero che la mia testimonianza serva ad altre donne che come me vivono questo grande disagio e siano
spronate ad iniziare un percorso professionale per ritrovare la serenità e l’armonia col proprio corpo. Guarire
è assolutamente possibile e anzi e doveroso: non perdete mai la speranza e fatevi aiutare, tutto sta a trovare la strada giusta.